Ddl Concorrenza, i taxi non cedono a Mario Draghi. Roma bloccata

05/07/2022 - Di Camillo Barone – Nulla di fatto, ancora. Dovrà mettersi l’anima in pace chiunque ha sperato che il secondo incontro di ieri tra Teresa Bellanova e le 27 sigle sindacali dei taxi avesse portato ad un accordo risolutore. Il tavolo d’incontro con la viceministra delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili è andato avanti a oltranza per più di tre ore, per partorire poi una fumata nera che costerà caro all’esecutivo guidato da Mario Draghi. L’unica sigla che è uscita dall’incontro con toni positivi è stata Uiltrasporti, che ha dichirato che ha valutato «positivamente l’incontro avuto ieri con la Viceministra Bellanova e per questo riteniamo incomprensibile la scelta di mantenere lo sciopero programmato nel settore taxi». Comincia oggi infatti lo sciopero generale nazionale di 48 ore proclamato dai tassisti, che in arrivo anche da Napoli, Firenze e Milano bloccheranno Roma fino al primo pomeriggio e causerà non pochi disagi ai cittadini ma soprattutto alla moltitudine di turisti che avranno meno possibilità di trovare collegamenti veloci con gli aeroporti di Fiumicino, Ciampino, Milano Malpensa e non solo, considerando anche le principali stazioni dei treni. Saranno giornate di fuoco dal punto di vista turistico se si pensa che sono ancora in corso anche gli scioperi di numerose compagnie aeree low cost, che nelle ultime settimane hanno lasciato a terra centinaia di passeggeri diretti in tutta Europa principalmente da Roma e Milano. La Capitale nel frattempo si è già attrezzata: ieri sera molte strade del centro sono state blindate, con i luoghi chiave rafforzati con ulteriori presidi di controllo, come Montecitorio e Palazzo Chigi.

Di Camillo Barone – Nulla di fatto, ancora. Dovrà mettersi l’anima in pace chiunque ha sperato che il secondo incontro di ieri tra Teresa Bellanova e le 27 sigle sindacali dei taxi avesse portato ad un accordo risolutore. Il tavolo d’incontro con la viceministra delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili è andato avanti a oltranza per più di tre ore, per partorire poi una fumata nera che costerà caro all’esecutivo guidato da Mario Draghi. L’unica sigla che è uscita dall’incontro con toni positivi è stata Uiltrasporti, che ha dichirato che ha valutato «positivamente l’incontro avuto ieri con la Viceministra Bellanova e per questo riteniamo incomprensibile la scelta di mantenere lo sciopero programmato nel settore taxi». Comincia oggi infatti lo sciopero generale nazionale di 48 ore proclamato dai tassisti, che in arrivo anche da Napoli, Firenze e Milano bloccheranno Roma fino al primo pomeriggio e causerà non pochi disagi ai cittadini ma soprattutto alla moltitudine di turisti che avranno meno possibilità di trovare collegamenti veloci con gli aeroporti di Fiumicino, Ciampino, Milano Malpensa e non solo, considerando anche le principali stazioni dei treni. Saranno giornate di fuoco dal punto di vista turistico se si pensa che sono ancora in corso anche gli scioperi di numerose compagnie aeree low cost, che nelle ultime settimane hanno lasciato a terra centinaia di passeggeri diretti in tutta Europa principalmente da Roma e Milano. La Capitale nel frattempo si è già attrezzata: ieri sera molte strade del centro sono state blindate, con i luoghi chiave rafforzati con ulteriori presidi di controllo, come Montecitorio e Palazzo Chigi.




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