Proprio oggi la Camera dei deputati ha votato il via libera alla mozione unitaria del centrodestra a prima firma Giulio Tremonti concernente iniziative in relazione al conflitto tra Russia e Ucraina. Il testo impegna il governo, tra l’altro, “a sostenere le iniziative normative necessarie a prorogare fino al 31 dicembre 2023 l’autorizzazione, previo atto di indirizzo delle Camere, alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative dell’Ucraina nei termini e con le modalità stabilite dall’articolo 2-bis del decreto legge 25 febbraio 2022, numero 14″ e “ad assumere tutte le iniziative necessarie per conseguire l’obiettivo di una spesa per la difesa pari al 2 per cento del Prodotto interno lordo entro il 2028, anche promuovendo, nel quadro della riforma del Patto di stabilità e crescita, l’esclusione delle spese per gli investimenti nel settore della difesa dal computo dei vincoli di bilancio e a incrementare le risorse umane e finanziarie destinate alla politica estera, quale strumento fondamentale per tutelare l’interesse nazionale”.
Approvata anche – con eccezione del primo capoverso e della premessa – la mozione presentata da Azione-Italia sul conflitto tra Russia e Ucraina.
Approvata anche la mozione del Pd mentre è stata bocciata la mozione presentata dal Movimento 5 stelle (con 193 no, 46 sì e 75 astenuti tra deputati Pd e Avs. Stesso destino subisce il documento di Alleanza Verdi e Sinistra con 54 sì, 246 no ed un astenuto.
“Non potevo credere ai miei occhi quando ho appreso dalla maggioranza che l’emergenza del governo Meloni è oggi accelerare sulle spese militari per raggiungere quanto prima il livello del 2% del Pil e derogare a vincoli europei per il settore della difesa” ha detto il leader M5S Giuseppe Conte illustrando alla Camera la mozione pentastellata sul conflitto in Ucraina. www.today.it – foto Ansa
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