Tra i numerosi emendamenti proposti in queste ore al Decreto Rilancio (qui lo speciale QuiFinanza), sta facendo particolarmente discutere quello che chiede di introdurre un incremento degli oneri di sistema sulle bollette di luce e gas. L’obiettivo della proposta, che avrebbe come firmatari i deputati Raciti del Partito Democratico e Manzo del Movimento 5 Stelle, è quello di reperire risorse da destinare agli utenti in maggiore difficoltà economica.
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Bollette più salate, la denuncia del Codacons
Decisamente contrario alla proposta il Codacons, che alza i toni e parla di una “vera e propria truffa alla collettività, che scarica sui consumatori il compito spettante alla Stato di sostenere i nuclei più bisognosi”. Secondo l’Associazione a tutela dei consumatori, se tale emendamento venisse approvato, gli italiani si ritroverebbero a pagare “in modo del tutto inconsapevole” bollette più salate. Ciò avverrebbe, prosegue la nota del Codacons, attraverso “un artifizio che vanifica i ribassi delle tariffe garantiti dal calo del petrolio, introducendo una vera e propria tassa occulta che peserebbe sulle fatture energetiche degli utenti portando ad un loro incremento di cui i consumatori non avrebbero contezza”.
Così facendo, insomma, le bollette resterebbero invariate a causa dei maggiori oneri di sistema, vanificando il ribasso del costo dell’energia. Per il Codacons, si realizzerebbe “un inganno e quindi una truffa a danno dei consumatori, messi nella impossibilità di percepire l’aumento a causa del truffaldino compenso tra diminuzione del prezzo dell’energia e aumento degli oneri”.
L’Associazione ritiene che il Governo debba invece impegnarsi a “tagliare per tutto il 2020 gli oneri di sistema che pesano sulle bollette energetiche e con cui si finanziano i più disparati settori”, soprattutto perché “milioni di famiglie a causa del coronavirus hanno subito una pesante riduzione del reddito e non riescono più a far fronte al pagamento delle utenze domestiche”.
Unione Nazionale Consumatori: emendamento “vergognoso”
Secondo quanto riporta Agenpress, sulla stessa linea del Codacons anche Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori. Vignola, in particolare, definisce l’emendamento “vergognoso”. “Per affrontare l’emergenza Covid è previsto un aumento degli oneri di sistema di luce e gas”, spiega. “Insomma, come fatto per i concerti, le palestre e i pacchetti turistici, ancora una volta i soldi vengono chiesti ai consumatori, facendogli svolgere il ruolo pubblico di sovvenzionare e finanziare chi è in difficoltà”, sottolinea.
Certo, la finalità – quella ciò di aiutare chi ha problemi di reddito ed è quindi in difficoltà con il pagamento delle bollette – è “giusta e sacrosanta”. Sbagliata, a suo avviso, è la modalità di finanziamento della detrazione Irpef che ne deriverebbe, “con la previsione di una nuova componente degli oneri di sistema”. Invece, quindi, di dare un contributo a chi è in difficoltà a carico dello Stato, l’emendamento in questione propone di finanziare il provvedimento mettendolo “a carico degli altri consumatori, che in questo periodo, tra cassa integrazione o serrande abbassate, non navigano certo nell’oro, rincarando le loro bollette”.
Tutto ciò, nonostante a inizio emergenza fosse stata “proposta la sospensione di tutte le bollette di luce e gas. Una proposta a dir poco demagogica che avrebbe mandato in tilt il sistema. Certo che ora si esagera in senso opposto”, osserva Vignola.
Anche il meccanismo proposto sarebbe, a suo avviso, “farraginoso e complicato”, poiché prevede “un inspiegabile intervento di Arera ai fini di un fantomatico visto di conformità” prosegue Vignola. Emendamento bocciato su tutta la linea, insomma: l’Unione Nazionale Consumatori ne esige il ritiro e chiede che “al suo posto, sia prevista, per tutti, la sospensione fino alla fine dell’anno degli oneri generali di sistema e delle componenti Terna sulle bollette di luce e gas”.
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