18/01/2021 - di Dario Ornaghi – – BERLINO – Con un’incidenza su sette giorni di 136 nuovi casi d’infezione ogni 100mila abitanti, i Länder tedeschi studiano nuove misure per costringere i propri cittadini al rispetto delle norme anti Covid-19. Tra di esse figura anche la creazione di strutture centralizzate per il ricovero forzato destinate ai recidivi della violazione dell’obbligo di quarantena o d’isolamento.
Come riferisce la Welt am Sonntag, almeno quattro dei sedici Stati federali tedeschi stanno valutando l’idea.
Il Baden-Württemberg, al confine con la Svizzera, conferma per bocca di un portavoce la volontà di andare in questa direzione. Questi «luoghi d’isolamento», spiega, sarebbero «continuamente controllati da un servizio di sorveglianza». A tale scopo il Land avrebbe già selezionato due cliniche.
Lo Schleswig– Holstein medita invece di raccogliere i cittadini mostratisi a più riprese irrispettosi dell’ordine di quarantena o d’isolamento sui terreni di un penitenziario giovanile a Neumünster, fanno sapere fonti del parlamento locale al domenicale tedesco. La detenzione sarebbe però preceduta da un avvertimento della polizia.
Pensano infine a una struttura centralizzata anche il Brandeburgo e la Sassonia, che per il momento, per i casi più estremi, si appoggiano a ospedali o altre «istituzioni appropriate». Lo rivelano fonti dei rispettivi ministeri della Sanità.
La capitale Berlino non esclude dal canto suo la possibilità di ricoveri forzati, «per esempio anche in un ospedale». Amburgo si limita invece a confermare che, in caso di necessità di un ricovero forzato, sussistono diverse possibilità. In Assia una struttura per il ricovero forzato è stata chiusa perché scarsamente utilizzata.
La Baviera, infine, segue la linea di dialogo (seppur muscolare) con la popolazione. Chi trasgredisce all’obbligo di quarantena o d’isolamento riceve un «energico avvertimento», spiega il locale ministero della Sanità, che precisa che anche le minacce di «isolamento forzato e multe» sono molto efficaci. Qui, il ricovero forzato è visto solo come un’extrema ratio e avverrebbe comunque «in ospedali chiusi o parti chiuse» degli stessi sotto responsabilità dei Comuni.
Al momento sono infatti questi ultimi che, di regola, si occupano in maniera decentralizzata e autonoma di far rispettare l’obbligo di quarantena o isolamento. Ciò avviene per mezzo di avvertimenti, multe salate e – come già oggi accade in casi estremi – con ricoveri forzati. I quattro Länder citati vorrebbero al contrario centralizzare questo compito.
La quarantena è la misura imposta a chi abbia avuto un contatto stretto con una persona dichiarata positiva al nuovo coronavirus o chi rientri da Paesi o aree a rischio. L’isolamento interessa invece i casi confermati. Entrambi prevedono il divieto generale di lasciare la propria abitazione o l’alloggio in cui ci si trova. Nel caso dell’isolamento impongono inoltre di mantenere le distanze dalle persone con cui si convive, ove possibile isolandosi in una stanza dedicata, e applicare precauzioni d’igiene rafforzata.
Al momento in Germania si contano circa 315mila casi attivi d’infezione da SARS-CoV-2, ossia almeno altrettante persone in isolamento o ricoverate.
https://www.tio.ch/dal-mondo/attualita/1486940/isolamento-quarantena-ricovero-germania-centralizzate-coronavirus-strutture
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