“Se si aprono i negozi non ci si può stupire che le persone vadano in negozio, rispettando tutte le misure. Se non ci si potesse entrare non avrebbe senso aprirli. È chiarissimo che c’è una follia basata sul senso di colpa e sulla colpevolizzazione che viene brandita nel momento in cui la città recupera, anche soltanto minimamente, un minimo di normalità perché il sistema psicologico – per come è stato pensato – rimanda alle forme più sottili di pedagogia infantile pre-montessoriana: ‘Siete stati cattivi, vi abbiamo aperto le città ma siete usciti e ora rischiate di ammalarvi. Eravate arrivati alla zona gialla, ma ora tornerete alla zona arancione. E se sarete ancora più cattivi, perché andrete a pisciare in gruppo, diventerete zona rossa. E nella punizione estrema ricordatevi che è in arrivo il tampone cinese, che si fa mettendolo nel culo’.
Ho sentito oggi degli illustri scienziati arrivare a dire che il virus si trasmette anche con le scoregge, quindi niente puzzette, neanche per strada. Quando vedo dei poveri anziani salire sui monti con la mascherina mi sento inorridire. Capisco che la dittatura ormai è arrivata: è arrivata nei cervelli, è arrivata nelle anime. State certi che ci diranno che ora che siamo in zona gialla e che siamo usciti bisognerà chiudere di nuovo. Il gioco è chiarissimo. Siamo in un reality. Il problema non è a chi giova, ma quale disegno c’è dietro: mi sembra chiarissimo, si chiama Great Reset. Depauperamento del ceto medio, concentrazione finanziaria, concentrazione tecnologica, dittatura sanitaria, soppressione dei poteri democratici, crollo della magistratura. La mia profezia è che, possiamo farci anche tutti i vaccini del mondo, ma non torneremo mai come prima.
https://www.imolaoggi.it/2021/02/01/meluzzi-vaccini-non-torneremo-come-prima/
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