Ma fonti di governo spiegano all’Adnkronos che “i tempi sono prematuri per un intervento già settimana prossima” come chiesto a gran voce da più forze politiche. Per il momento, dunque, il governo non è intenzionato ad agire con urgenza. Brutta notizia.
Caro energia, fonti di Palazzo Chigi “Non ci saranno misure immminenti”
Il leader della Lega Salvini in giornata aveva chiesto un armistizio alle altre forze politiche per dare risposte concrete sul caro energia. Lo stesso stanno chiedendo i governatori in queste ore. Ma una prima risposta da palazzo Chigi non è stata incoraggiante. Il governo tiene sotto controllo la questione energetica, con i prezzi in costante aumento. Ed è “al lavoro” su un provvedimento che nelle intenzioni continuerà a calmierare i costi per famiglie e imprese.
Ma la misura non dovrebbe vedere l’ok del Consiglio dei ministri già la prossima settimana. “Al momento non sono questi i tempi, non ci saranno misure imminenti”, fa sapere una fonte di governo. Quanto al pressing in atto da parte dei partiti, che ora chiedono “interventi urgenti” e chiamano in causa il governo: “Siamo in affari correnti”, la replica secca della stessa fonte.
Caro energia: “Non ci sono i tempi tecnici per ‘far di conto’”
“Sicuramente, probabilmente nella giornata di martedì, si terrà una riunione per fare il punto: ma è arduo pensare a un intervento già nei prossimi giorni, non ci sono i tempi tecnici ‘per far di conto’”, dice la stessa fonte. Spiegando che bisogna attendere il gettito fiscale di agosto; capire a quanto ammonta l’extra per rifinanziare le misure di sostegno in scadenza (come il taglio delle accise sui carburanti); e intanto continuare a cercare risorse aggiuntive, anche tra le pieghe di bilancio. Sono tante le ipotesi sul campo per fermare la corsa dei prezzi che assilla famiglie e imprese. Ma “ciascuna ha un costo e va valutata trovando le coperture”, perché sullo scostamento di bilancio la linea a Palazzo Chigi è ferma e non si sposterà di un millimetro: “Non si farà“.
I governatori: “Rischiamo uno tsunami economico e non facciamo presto”
Sono molto preoccupati i governatori del centrodestra. Domani è già tardi, bisogna fare presto, atrimenti “rischiamo uno tsunami economico e civile”. A parlare è Luca Zaia, a nome di altri presidenti di Regione. “Uno scostamento di bilancio, ipotesi esclusa dal governo Draghi? Il tema è stabilire le priorità per il Paese o si rischia l’oblio per famiglie e imprese. Da governatore dico che quando c’è problema deve essere risolto e questo non è un problema ordinario ma straordinario”.
Nessun commento:
Posta un commento