Anche la scuola sul piede di guerra. "No ad obbligo vaccinale"

19/02/2021 - Il vaccino contro il Covid-19 è da molti, studiosi e non, considerato l’unico mezzo per uscire in fretta dalla situazione pandemica che ha stretto il mondo intero dall’inizio del 2020.
Ma quanti sono realmente disposti a farsi vaccinare in Italia? Non tantissimi, perlomeno tra quelli che gravitano attorno all’universo scuola, tra i più penalizzati dal virus. Alla fine potrebbe essere di almeno 300mila unità la quota di personale scettico.


Infatti, secondo un sondaggio realizzato da Tecnica della Scuola su un campione di 2.600 partecipanti – tra insegnanti, presidi e personale Ata – sarebbero oltre 1000, più di 4 su 10, coloro che hanno dichiarato di non essere intenzionati a sottoporsi subito alla vaccinazione, proprio mentre i centri di Ricerca stanno accelerando per fornirlo il prima possibile alla popolazione.


Una situazione che, qualora si verificasse realmente, porterebbe non pochi problemi anche alla pianificazione della somministrazione, visto che il commissario straordinario Domenico Arcuri ha recentemente assicurato che i docenti avranno la priorità nella distribuzione dell’atteso vaccino. Ma, ancora più interessanti, sono gli effetti che un’astensione così massiccia potrebbe produrre. Così come sintetizzato dal portale Skuola.net.


6 commenti:

  1. Hanno perfettamente ragione,per quanto se ne possa dire. Inoltre,chiunque tenti con qualsiasi mezzo(minacce di licenziamento,ecc.) di convincere qualcuno a sottoporsi a un vaccino che è solo sperimentale,è perseguibile penalmente. Viola la Costituzione e rischia Norimberga.Ci sono fior di avvocati della Costituzione che se ne stanno occupando.

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  2. Non può essere obbligatorio un vaccino sperimentale

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  3. Il datore di lavoro ha l'obbligo giuridico di tutelare i propri lavoratori con ogni "strumento" (in questo caso il vaccino) disponibile anche se non obbligatorio ma solo fortemente consigliato. Il lavoratore ha l'obbligo di tutelare la propria salute che non deve essere compromessa da qualsiasi "strumento" che non sia specificatamente obbligatorio. Il datore di lavoro sa che può essere chiamato a risponderne "economicamente" nel caso di una causa dove si stabilisca che lo stesso non ha agito per mettere in piena sicurezza i propri dipendenti con ogni "strumento" disponibile (questa è l'unica preoccupazione del datore di lavoro, nessuna remora etica!). Il vaccino non potrà per ora essere reso obbligatorio; nel momento in cui il produttore ha posto il vincolo di non responsabilità verso le reazioni eventuali avverse sconosciute, la stessa responsabilità cadrebbe su chi avrebbe il potere di renderlo obbligatorio (gli Stati). Poiché renderlo obbligatorio presuppone il risarcimento automatico (verso il malcapitato e relativi parenti congiunti) con tabelle precise e condivise da tutte le parti in causa, ci si rende conto che nessuno Stato sia in grado di assumersene la responsabilità. Se non fosse evidente che dietro a questa bella storia ci sia una comoda truffa miliardaria dovremmo essere tutti qui a chiederci perché nessuno si preoccupi di verificare l'obbligatorietà dell'avvenuta vaccinazione verso per esempio il tetano.

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  4. Ci Vogliono le cavie ed hanno trovato il popolo che martellato giornalmente dalle TV di regime gli hanno fuso il cervello, assaliti dalla paura adesso credono che questo farmaco genetico,che hanno chiamato vaccino, li possa tirare fuori da questo tormento. Non illudetevi, aprite la mente attivate quel poco di intelletto che vi rimane..

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  5. Di questi vaccini non si sa NULLA sui possibili effetti collaterali nel lungo periodo. Quindi non possono e non devono essere obbligatori!

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