Recessione tecnica: La guerra costa 41 miliardi all’Italia. Confindustria in allarme: «Crisi terribile»


13/05/2022 - Recessione tecnica. Non usa mezze parole il presidente di Confindustria Carlo Bonomi per analizzare le previsioni dell’economia italiana per i prossimi mesi.
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E al premier Mario Draghi manda un messaggio chiaro e forte: ora è il momento di «adottare misure strutturali e adeguate». «Credo sia venuto il momento di abbandonare queste azzardate illusioni», mette subito in chiaro snocciolando le stime della crescita del nostro Paese, riferendosi alle convinzioni che la crisi russo-ucraina possa risolversi nel giro di qualche settimana e che la situazione torni a prima del Covid.

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«I numeri del rapporto sono numeri che spaventano in maniera forre perché danno concretezza ad un allarme che cresce e che Confindustria, inascoltata, aveva già lanciato – spiega alla platea di manager e imprenditori del workshop Ambrosetti a Cernobbio -. 

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Lo scenario di oggi dice che la crescita del Pil scenderà nel 2022 sotto il 2%, all’1,9% e non più del 4% come tutti noi ci aspettavamo tenendo conto anche dell’effetto di trascinamento sul 2022 del forte rimbalzo registrato nel 2021: questo vuol dire che nei primi 2 trimestri del 2022 saremo in recessione tecnica». Poi un attacco diretto a Draghi per quel che riguarda le misure per arginare il rincaro dei prodotti energetici: «Le misure fin qui adottate dal Governo non sono sufficienti» per contrastare il caro energia, la risposta rapida e strutturale che aspettiamo l’abbiamo illustrata da settimane al Governo. È un tetto al prezzo del gas».

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«Chiediamo una operazione trasparenza prosegue – è stata data la possibilità all’Arera di prendere i contratti e vedere come sono fatti, vedremo che c’è ampio margine per rivedere il prezzo. Se non lo si fa in Europa, il tetto sui prezzi di mercato si può e si deve farlo in Italia». Duro anche il giudizio sul Pnrr sul quale il governo non vuole fare correzioni. Per quanto riguarda la parte energetica, spiega Bonomi, «oggi non comprende gli ingenti investimenti necessari per sostituire la quota di gas russo, quindi va modificato». «Bisogna battersi affinché l’Europa capisca che nel quadro attuale enormi filiere industriali restano ancora più scoperte a rischi giganteschi, se continuiamo a prendere alla lettera le proposte della Commissione Ue elaborate in uno scenario – sottolinea Bonomi – in cui nessuno degli attuali, devastanti elementi perturbatori era presente».

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«Serve un riformismo competitivo – attacca ancora Bonomi – occorre fare quelle riforme che da trent’anni il Paese aspetta, che lo rendano competitivo, e che non si sono mai fatte. Su quelle ovviamente bisogna andare avanti mentre sul resto fatico a capire se – permettetemi la battuta – oggi sono più importanti 52 km di piste ciclabili o forse realizzare quegli impianti di rigassificazione di cui abbiamo bisogno e che possono portare sollievo alle bollette energetiche di imprese e famiglie». Il rischio, conclude il presidente degli industriali, «è che faremo le 52 piste ciclabili e ci andremo tutti perché non avremo altro». E il centro studi di Unimpresa calcola anche a quanto potrebbe ammontare il taglio del 2% di crescita del Pil: la guerra tra Russia e Ucraina potrebbe far perdere all’Italia, nel 2022, circa 41 miliardi di euro di prodotto interno lordo, in pratica oltre il 36% della crescita economica prevista per quest’anno. di Adriano Bonanni – Il Tempo

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7 commenti:

  1. Caro Bonomi se la guerra a questo Governo di piccoli ma pericolosi esseri non la fate voi di Confindustria chi la deve fare un vostro operaio? Fuori le palle se le avete altrimenti se succederà il peggio lamentatevi solo della vostra inadeguatezza. Intanto cominciate a vergognarvi di voi stessi che state dormendo da anni.La manna non cade dal cielo….

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    1. Super......d'accordo con te!!!!

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    2. IL governo deve : chiudere le sanzioni dell´europa alla russia ed i freni commerciali vari che danneggiano solo noi . chiedere agli stati uniti che la finisse di fare il crexxxx dopo aver creato la crisi con i trucchetti di regalare armi e tecnici e soldi a zelensky da 8 anni !!! e seminare virus patogeni in 30 laboratori ai confini con la russia !!!virus come il covid maneggiato dal pentagono usa e maestranze ucraine !!!! e cancellino tutte le sanzioni!!!!! ci danneggiano di piu´a noi !!!. Dite di disinnescare il gas dalla russia senza alternative vere quando la russia non lo sta chiedendo ( ancora ) ???scordatevelo !!!! La russia resta nostro fornitore per gli anni che servono mentre i nostri ministri riescono a fare i progetti ( cioe´costruire , basta chiacchiere !!!di energia alternativa !!! ( quali ministri ? draghi e cola e di maio ??? Ma fateci il piacere !!! Ancora non ci avete capito una xxxxx !!! E quando li farete questi progetti con tutti i ladri che avete messo al governo ? Tutti capaci a mangiarci sopra ma a costruirli ??? CHI ????E´piu´importante la nostra economia che i vostri giochi macabri con Biden e banda di guerrafondai associati .

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    3. E' ora di aprire i pozzi che abbiamo in Italia del gas e del petrolio.E' ora che l'elettrucita' c'e' la produciamo noi costruendo centrali nucleari di ultima generazione.E' ora che smettiamo di dipendere dall'estero per l'energia.

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  2. COME PUO’ UN PARTITO POLITICO CON SOLI 3 PUNTI CAPOVOLGERE L’ECONOMIA DEL PAESE CHE E’ IL 90% DEI NOSTRI PROBLEMI ?

    Come mai nessun partito politico con una media di 10/25 punti programmatici non contiene uno solo di questi 3 punti così importanti, vuole risolvere lo 0,5% dei nostri problemi o crearne addirittura degli altri ?

    PUNTO NUMERO 1°

    Riforma Fiscale

    Ridurre drasticamente le imposte, i contributi e le tasse del 50%, sia sui redditi, Irpef, Inps, che sui consumi, Indirette prezzi (Imposte imprese), Iva e tasse locali, da 64,8% a 20% sulle imprese, da 86% a 42% sui lavoratori, complessivamente tra reddito e consumi, rimettendo 400 MLD di eu anno, ogni anno, tutti gli anni, per sempre nelle tasche di 5 mln di imprese e 60 mln di cittadini.

    La Spesa Pubblica si detassa di 192 MLD, il taglio produce un extragettito fiscale di 168/208 MLD di eu anno, con le nuove aliquote e si va a pareggio di bilancio, 400 – 192 – 168/208 = -40/0 MLD

    Statalizzare i servizi pubblici, le imprese strategiche il 3° settore, rimettere nelle casse dello Stato 250 MLD di eu anno di utili, che permettono una ulteriore detassazione fino al 70%, introducendo la “fiscalità a scambio” si paga solo a fronte di un bene o servizio.

    PUNTO NUMERO 2°

    Riforma Inps

    Separare l’assistenza dalla previdenza, rimettere i 64 MLD di eu anno di spesa assistenziale al fisco.

    Ricalcolare, tutte le pensioni d’oro, i vitalizi, le pensioni baby, le pluripensioni, tutte le pensioni retributive al contributivo, sono 70 MLD di eu anno di eccesso retributivo da eliminare.

    Instaurare una “Pensione di Base Fiscale” di 1.000 Eu mese, per tutta l’assistenza, in sostituizione delle pensioni sociali e di invalidità, ed erogare in maniera parziale, una integrazione pensionistica fiscale a tutte quelle pensioni ricalcolate al contributivo che risultassero poco congrue al nuovo costo della vita.

    Pensionare i 3 mln di lavoratori anziani over 60, liberare oltre 3 mln di posti di lavoro per i giovani.

    PUNTO NUMERO 3°

    Riforma scuola e leva

    Riformare la Scuola e la Leva, portare l’età scolare da 14/16 anni a 18 anni, rimettere allo studio i 2,5 mln di under 18 che non studiano e non lavorano. Reintegrare la Leva civile (protezione civile) e quella militare (esercito di difesa e sostegno alle forze dell’ordine) per oltre 700 mila giovani anno.

    RISULATI

    a) Aumento pensioni del 38%
    b) Aumento salari del 63%
    c) Diminuzione prezzi del 40%
    d) Potere d’acquisto dal 14% al 72%
    e) Imprese piu’ competitive, che vendono, producono, assumono, esportano, rientrano dalle delocalizzazioni, che ne aprono di nuove, che ne vengono di nuove dall’estero a produrre in Italia
    f) Riduzione della disoccupazione dal 30% al 1%, da 9 mln a 600 mila a Reddito di Disoccupazione incondizionato a rotazione temporaneo
    g) Scomparsa del deficit fiscale
    h) Avanzo di gettito fiscale annuo da 70 MLD a 140 MLD di eu anno
    j) Possibilità di ripagare il nostro debito pubblicp in soli 20 anni
    i) Nuova spesa pubblica netta da 482 MLD (+388 di tasse 44%) a 764 MLD (+106 di tasse 12%)
    l) Utili di attività di Stato da 0 a 250 MLD di eu anno
    m) Pil da 1.800 MLD a 3.500 MLD in soli 15/20 anni
    n) Rapporto spesa/Pil da 45% a 28%
    o) Rapporto debito Pil da 170% al 60% in soli 10 anni
    p) Riduzione degli sprechi da 370 MLD a 184 MLD
    q) Riduzione dell’evasione da 120 MLD a 36 MLD
    r) Incremento delle nascite di 140mila bambini anno
    s) Riduzione dei crediti bancari, prestiti, da 1.800 MLD a 300 MLD di eu anno (signoraggio)

    Questo lo dedico ai sinistrati e non, che per nasconderci le soluzioni, che sono poche ed elementari, perche loro seguono solo le direttive dei potentati che queste soluzioni non le vogliono, usano il solito luogo comune “non esistono soluzioni semplici a problemi complessi”.

    Vi rendete conto che genere di mentecatti sono tutti i politici degli utlimi 40 anni !?

    Sono solo 3 Punti, OF/ON ne unti ne punti

    Marco Cristofoli Moneta Pubblica Italia sociale & Cristiana

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