La finanza mondiale ha già deciso: Mario Draghi premier anche dopo il 2023

31/05/2022 - Draghi dopo Draghi. Da ieri l’ipotesi che l’attuale premier possa succedere a se stesso anche dopo le elezioni – e senza neanche lo sforzo di candidarsi – ha un «tifoso» in più. E cioè la grande finanza internazionale, preoccupata da quello che potrebbe succedere ai conti pubblici italiani quando i partiti riprenderanno la plancia di comando. Specie se a vincere dovesse essere la destra «euroscettica», con effetti nefasti su debito pubblico, Spread e via discorrendo, si legge su Il Tempo.

Lo ha messo nero su bianco Goldman Sachs nella sua ultima analisi economica, focalizzata sulla sostenibilità dei deficit dei Paesi dell’Europa meridionale. Segnatamente: Portogallo, Spagna, Grecia e, appunto, Italia. «L’avvicinarsi delle prossime elezioni – è scritto nel report dell’influente banca d’affari per la quale lo stesso Draghi lavorò tra il 2002 e il 2005 – potrebbe rivelarsi il catalizzatore atteso da alcuni operatori di mercato per verificare quanto sia sostenibile il debito italiano». «Un cambiamento dell’attuale coalizione di governo – argomentano da Manhattan – finirà per aumentare l’incertezza sulla realizzazione del Recovery Fund, il suo impatto sulla crescita e, di conseguenza, il suo sostegno alla sostenibilità del debito».

Lo scenario tracciato, si legge su Il Tempo, è di fatto quello di un’ulteriore tempesta dello Spread qualora i patti con l’Europa saltassero. Situazione che mette l’Italia in una posizione più difficile rispetto agli altri Paesi analizzati, perché in Grecia o Portogallo il voto dovrebbe confermare gli attuali assetti e perché il debito pubblico di Atene ha una scadenza media (21 anni) molto più lontana di quella di Roma (7), il ché lo rende più sostenibile. In quanto alla Spagna, le due coalizioni in lotta sono considerate ugualmente «europeiste». Mentre in Italia, per Goldman Sachs, sono in vantaggio nei sondaggi le formazioni «euroscettiche».






La leader di Fratelli d’Italia non rimane certo indifferente all’analisi di Goldman Sachs: «La banca d’affari americana non vede di buon occhio un governo con pieno mandato popolare degli italiani per fare i loro interessi». Sulla stessa falsariga Matteo Salvini: «Lasciamo che a scegliere siano milioni di cittadini, non quattro banchieri. Viva la Democrazia e la Libertà» scrive sui social il leader della Lega.

https://www.lapekoranera.it/2022/05/31/la-finanza-mondiale-ha-gia-deciso-mario-draghi-premier-anche-dopo-il-2023/

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