Storia recente di un fallimento nella prevenzione del contagio attraverso il Green Pass che anziché fare rivedere al governo misure che gli stessi virologi di grido ora improvvisamente giudicano arcaiche, senza senso oltre che (come è sempre stato), prive di presupposto scientifico, ha portato l’esecutivo (che dopo la rielezione di Mattarella ha rafforzato i suoi poteri nella figura del Presidente del Consiglio), ad introdurre misure davvero estreme.
Decidendo con un tratto di penna sull’ennesimo Decreto che integra e sostituisce parti del precedente, la riduzione ulteriore (in questo caso da 9 a 6 mesi, dopo averla ridotta da 12 a 9), della validità del Green Pass. Incidendo direttamente non solo su chi non si è vaccinato ma anche sui vaccinati che entro sei mesi non hanno proceduto alla dose di richiamo, fa notare LaPressa. Ma non solo. Da oggi anche i guariti con green pass, e che entro sei mesi non avranno iniziato o proseguito il ciclo vaccinale fino alle terza dose, saranno considerati sulla carta e nella logica digitale del Codice QR del Green Pass alla stregua di ‘non vaccinati’.
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