Nei giorni scorsi il ministerro della Salute aveva “bloccato” la Regione Piemonte che aveva annunciato la convocazione di tutti gli oltre 58 mila immunodepressi piemontesi che avevano già maturato i tempi previsti per la quarta dose del vaccino. “La quarta dose esclusivamente per gli immunocompromessi – aveva spiegato il Ministero in una nota – è oggetto di valutazione da parte della nostra comunità scientifica. Solo dopo il pronunciamento di Aifa potrà eventualmente essere autorizzata”.
Una linea condivisa da Sergio Abrignani, membro del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza coronavirus. Per il professore ordinario di Immunologia all’università Statale di Milano, potrebbero beneficiare di una quarta dose “rari casi di immunodepressi per motivi genetici, farmacologici o infettivi, oppure i dializzati. Per loro si spera con la quarta dose di indurre almeno una protezione di breve termine”. Per il resto della popolazione “il richiamo sarebbe una nuova dose dopo le tre attuali, ma non sappiamo ancora se, come e quando sarà necessario”
Anche per Fabrizio Pregliasco, docente della Statale di Milano, “una quarta-quinta dose per tutti è impossibile. Diventerà una strategia vaccinale uguale a quella dell’influenza, quindi raccomandata, non obbligatoria, e mirata su soggetti fragili e soggetti a rischio”. Una strategia indicata anche da Walter Ricciardi. Il consulente del ministro alla Salute Roberto Speranza. non è convinto di una quarta dose per tutti , anche se non esclude che si possa arrivare “ad un richiamo aggiornato” sempre contro la variante Omicron.
https://www.mag24.es/2022/02/18/quarta-dose-ci-risiamo-come-accadde-per-la-terza-si-inizia-con-i-soggetti-deboli-poi-inventeranno-qualche-variante-per-silurare-tutto-il-gregge/
Nessun commento:
Posta un commento